Non è facile definire cosa sia un documentario e cosa no. Adriano Aprà, nel provarci, ha parlato di una «irrisolvibile impasse teorica o definitoria», a cui si può far fronte col buon senso. È più facile dire cosa non è un documentario (per questo si parla di non fiction) o cosa non dovrebbe esserci: effetti speciali, attori, una sceneggiatura. Non è tutto così semplice, però, e non esistono regole chiare. Il factual è sempre più di moda e molti prodotti sono difficili da collocare in categorie precise. Finchè sono ben fatti, comunque, non dovrebbe essere un gran problema. Capita allora che anche quelli che definiremmo a tutti gli effetti dei documentari sconfinino nell’intrattenimento più di quanto fosse in passato o che i tempi del racconto si dilatino per adattarsi a quelli della serialità e non più del cinema.
È difficile crederci, ma se ci si avventura nel catalogo di Netflix abbastanza da superare il continente serie tv e l’arcipelago film ci si imbatte in una diversa forma di vita: i documentari, per l’appunto. Sono divisi in nove categorie e sono davvero tanti. Alcuni molto famosi (quelli su Amanda Knox e Steve Jobs per esempio), altri molto molto belli (tutta la sezione “Natura”, a occhio e croce) e altri ancora davvero improbabili.
Ne abbiamo selezionati alcuni, per quando avrete voglia di variare un po’ la dieta.
- IRIS
- LO AND BEHOLD
- 13TH
- WHAT HAPPENED, MISS SIMONE?
- AUDRIE AND DAISY
- HIP HOP REVOLUTION
- 5 CAME BACK
- THE PROPAGANDA GAME
- STOP AT NOTHING: The Lance Armstrong Story
- INTO THE INFERNO
A cura di Francesca Bonfanti e Bianca Redaelli